La voce di NORISK SCF – Economia USA tra dati, trimestrali e addii

Dati trimestrali economia USA Norisk

La voce di NORISK SCF – Economia USA tra dati, trimestrali e addii

Iniziamo il mese di Maggio con la consapevolezza che Trump possa dire tutto e il contrario di tutto e che dopo aver esaminato parecchie trimestrali sia evidente come molte società abbiano ritirato le guidance per i prossimi trimestri o abbiano comunque previsioni per il futuro estremamente variabili. In sostanza si vive nella modalità wait and see.

La scorsa settimana è uscito il PIL del primo trimestre: -0,3% QoQ.

Grafico a barre impilate che mostra i contributi trimestrali alla variazione percentuale del PIL degli Stati Uniti dal 2020 al primo trimestre 2025, con colori diversi per consumo personale, investimenti fissi, scorte private, esportazioni nette e spesa governativa. Il primo trimestre 2025 mostra una contrazione del PIL dello 0,3%, con esportazioni nette in forte diminuzione.

Il dato, negativo, era largamente atteso e anticipato dal GDP Now della Fed, ma non è, da solo, preoccupante: nel mese di Marzo la voce “Net Exports” è stata quella che ha contribuito ad abbassare il PIL visto che aziende e famiglie hanno comprato più merce dall’estero per anticipare i dazi.

In sostanza assistiamo ad una sorta di distorsione contabile e nel prossimo trimestre dovrebbe essere riassorbita. Il II trimestre sarà anche il primo completo sotto la nuova presidenza e l’annuncio dei dazi con tutta una serie possibile di conseguenze. La prima, quella più visibile, il drastico calo dei commerci marittimi tra Cina e Stati Uniti.

Sempre la scorsa settimana è uscito un altro dato, il PCE, che è la misura preferita della FED per l’inflazione.

Grafico lineare dell’indice PCE core USA dal 2015 al primo trimestre 2025, con dati effettivi e previsione a circa 3,5%. Mostra picchi di inflazione nel 2021-2022 e una risalita nel 2025.

Secondo questo indice la crescita dei prezzi QoQ è stata pari al 3,5% e questo, chiaramente, non aiuta la Fed a tagliare i tassi. E’ anche vero che come tutti i dati del I trimestre sono dati “vecchi” e le decisioni di politica monetaria debbano riferirsi al futuro, ma da mesi le banche centrali sono diventate, soprattutto quella US, molto caute ad agire sui tassi.

A livello complessivo si nota un drastico calo dei prezzi energetici, soprattutto del petrolio che è passato da un massimo sopra gli 80 usd ai prezzi attuali intorno ai 57-60 usd.

Il calo del petrolio da un lato rappresenta uno dei migliori indicatori che ci sono timori di rallentamento delle economie mondiali e dall’altro lato la solita lotta all’interno dell’OPEC + ad aumentare le quote produttive.

Un petrolio “basso” non aiuta la Russia che deve finanziare la guerra con l’Ucraina e nemmeno gli Stati Uniti che con il loro shale oil hanno bisogno di prezzi maggiori. Solo i paesi arabi sono quelli che possono accettare un prezzo più contenuto visto i loro costi per estrazione e produzione decisamente più competitivi.

La settimana scorsa è stata piena di trimestrali tech: Microsoft, Meta, Apple, Amazon. Sono uscite tutte sostanzialmente positive con Microsoft che svetta sulle altre. Società come Apple e Amazon hanno avvisato che potrebbero risentire delle problematiche di dazi e guerre commerciali in corso.

In sostanza: il passato è OK, le borse hanno recuperato gran parte dei cali, ma il futuro dei prossimi 2-3 trimestri è assolutamente incerto. Ricordiamo che i dazi sono stati sospesi per 90 giorni e che la relazione Cina-US in questo momento è ai minimi termini: tra poche settimane si inizieranno a vedere gli effetti concreti dello stop di fatto ai commerci tra i 2 paesi.

1) Utili per azione Microsoft

Tabella e grafici con utili per azione e multipli di Microsoft dal 2022 al 2027, con crescita prevista.

2) Utili per azione Meta

Tabella e grafici con utili per azione e multipli di Meta dal 2022 al 2027, con previsione di crescita.

3) Utili per azione Apple

Tabella e grafici con utili per azione e multipli di Apple dal 2022 al 2027, mostrando tendenze di crescita previste.

4)   Utili per azione Amazon

Tabella e grafici con utili per azione e multipli di Amazon dal 2022 al 2027, con previsioni di crescita annuale e trimestrale.

Come si può leggere dai numeri si tratta di trimestrali mediamente robuste ma come sempre al mercato interessa proiettare gli utili futuri e non quelli già conseguiti. Nel bene o nel male, il mercato americano passerà ancora, per la capacità di queste grandi aziende di innovare e crescere nonostante uno scenario attuale decisamente più complesso.

Per completare il quadro manca solo Nvidia che fornirà i dati alla fine di Maggio.

Ricordiamo che Nvidia ha dovuto prendere in carico una svalutazione da 5,5 mld di dollari per il blocco della vendita dei suoi chip alla Cina.

Nel week end abbiamo ascoltato la conferenza annuale di Warren Buffett con azionisti ed ospiti illustri: Buffett all’età di 94 anni ha deciso di ritirarsi alla fine dell’anno da CEO e lascerà il suo posto all’attuale vice che ha poco più di 60 anni.

La sua holding d’investimenti, Berkshire Hathaway, è stata il punto di riferimento mondiale di come si debba investire.

Grafico a barre verticali che mostra l’andamento del prezzo delle azioni Berkshire Hathaway Classe A dal 1988 al 2025, con crescita costante e recente superamento di 800.000 dollari per azione.

Il grafico fa vedere la crescita delle azioni di Classe A che oggi hanno superato 800.000 usd per una singola azione. Esistono le azioni di classe B che valgono 540 usd per chi, logicamente, non possa esporsi con cifre così importanti.

Di seguito le principali società e le % detenute da Berkshire nel suo PF.

Tabella delle principali società nel portafoglio di Berkshire Hathaway con percentuali e capitalizzazione, Apple è la più grande con il 22,9%.

Ricordiamo che Berkshire ha tante società non quotate e una grossa fetta di liquidità investita in treasury a breve termine.

Buffett esce di scena dopo quasi 60 anni di attività e verrà ricordato come il maggiore investitore di successo al mondo.

Andrea Boffa
andrea.boffa@norisk.it