06 Gen Il 2019 dei fondi chiusi immobiliari
Un fine 2019 ricco di eventi per i fondi chiusi immobiliari quotati a Piazza Affari. A fronte di volumi e performance mediamente in recupero da inizio anno, a gettare ombre sul comparto è stata la dismissione di 5 immobili uso ufficio (di cui 2 detenuti da Amundi RE Europa e 3 condivisi dallo stesso con Amundi RE Italia) da parte di Amundi RE, avvenuta a valori mediamente inferiori del 26% rispetto alle valutazioni contenute nella Relazione del 30 giungo scorso: ovvero con uno sconto di oltre 30 milioni di euro.
Atlantic 1 ha continuato il recupero (anche per volumi scambiati): alla cessione del Palazzo dell’Informazione a Milano (per 175 milioni di euro), e al rimborso di 95,87 euro per quota, ha fatto seguito la cessione di un altro immobile a Roma in precedenza affittato a Telecom per 40,7 milioni di euro (inferiore alla stima indicata nella relazione del 30 giugno scorso).
Altra nota positiva riguarda il fondo Beta, che dopo aver proceduto con l’ultima distribuzione di 6 euro a quota ed essendo ormai prossimo all’annullamento delle stesse, dal 1 gennaio 2004 (data di collocamento) ha chiuso la sua storia con un tasso interno di rendimento del 7,8%: una buona performance, soprattutto se considerati i ritorni in media offerti dal comparto.
Il 27 dicembre è stato poi l’ultimo giorno di negoziazione di Securfondo ed entro il 28 febbraio avverrà l’approvazione del rendiconto finale di liquidazione (rimangono circa 3 milioni di euro di liquidità), sulla base del quale si stima che i sottoscrittori riceveranno un rimborso finale di 48 euro per quota.
Altri eventi hanno riguardato Immobiliare Dinamico (BNP Paribas), che ha rimborsato 14 euro per quota (confermandosi uno dei migliori fondi del 2019) e Unicredit Immobiliare 1, che a seguito della dismissione completa del patrimonio (grazie alla cessione degli attivi rimanenti per 14,5 milioni di euro al fondo IRESS II), è prossimo alla liquidazione.
Tra i fondi che stanno trattando vivacemente segnaliamo Opportunità Italia che nell’ultima settimana ha visto il controvalore trattato superare il milione di euro, livello anomalo per questa tipologia di prodotti.
L’altro fondo che sta ottenendo un certo riscatto è Fondo Alpha che è risalito del 45% e che ha portato lo sconto rispetto al NAV a circa il 35%, esattamente la metà di quanto registrato nei periodi più bui.